Se desideri avere più clienti, questo è l’articolo più importante che puoi leggere oggi!

Ciao! Sono Alex Cozzolino di ariesmedia.it!

In questo articolo ti voglio parlare di Nurturing, come farlo bene e quali sono gli errori che probabilmente stai facendo se non stai vedendo risultati.

Il nurturing rappresenta il meccanismo attraverso il quale tu farai più clienti e più vendite.

C’è un modo per farlo bene e un modo per farlo male.

Ci sono molte persone che non lo fanno affatto.

Per esempio ci sono dei miei clienti che hanno creato, nel tempo, dei grossi database di email di cui, però, non se ne fanno niente perché non condividono alcun contenuto oppure perché hanno una presenza sui social che non viene sfruttata nel modo corretto e i loro follower non vengono monetizzati.

In ogni mercato del marketing online esiste una regola che si chiama Regola del 3% secondo la quale soltanto il 3% del tuo bacino di potenziali clienti è pronto a fare business con te oggi.

È cioè pronto a fare una transazione con te subito.

Questo significa che quando tu generi lead o buyers per prodotti di front-end a basso costo, come videocorsi o libri, di queste persone soltanto dal 3% ti puoi aspettare che decida di fare una transazione immediatamente con te,.

Questo non significa che l’altro 97% è da trascurare o da buttare.

Questo 97% si divide in chi sarà pronto a fare business con te da qui ai prossimi 90 giorni e chi nei prossimi 6 mesi.

Le persone che fanno parte del tuo database di contatti, useranno questo lasso di tempo per informarsi e formarsi anche dalla concorrenza.

Quando la persona deciderà di fare una transazione e di acquistare un prodotto o servizio, lo farà sulla base del bond, della connessione emotiva che ha sviluppato con il brand di riferimento.

Noi vogliamo che questo brand sia tu.

Se tu, con questa audience, riesci a condividere del contenuto durante questo lasso di tempo che crea una connessione emotiva con loro e che quindi li aiuti dandogli risultati in anticipo – results in advance – quando decideranno di rivolgersi a qualcuno: questo qualcuno sarai tu.

Come fai quindi a dare contenuto di valore?

Sotto quale forma devi condividere questo contenuto?

Ci sono varie forme ma fondamentalmente quello che funziona meglio sono gli status update sul tuo blog, dei blog-post che tu pubblichi, che poi vengono notificati alla tua lista quindi tramite l’email marketing oppure delle e-mail che contengono valore di per sé.

La parola “valore” si usa spesso a sproposito.

Moltissime persone la usano nel mercato, specialmente nel marketing, ma questo “valore” alla fine non si capisce bene cosa sia.

Quando tu invii un contenuto, l’obiettivo è quello di generare una risposta emotiva nel tuo prospect.

Devi fargli accendere una lampadina, devi portare avanti la relazione che tu hai con lui.

Come si fa questo?

Dandogli un contenuto strategico.

Quando tu pubblichi un contenuto non pensare che quella cosa ha valore intrinseco soltanto perché la stai condividendo tu.

Ma questo contenuto deve fare leva su uno specifico pain point, uno specifico problema, che quel cliente sta avendo in quel momento e deve portarlo avanti nei progressive agreements che lui deve fare per rivolgersi a te.

Che cosa sono i progressive agreements?

Sono quella serie di informazioni che il cliente potenziale deve credere siano vere per voler fare business con te.

Un esempio potrebbe essere che la tua agenzia di marketing è la migliore agenzia che è presente sul mercato in questo momento.

Oppure che tu sei davvero un esperto e poi aiutarlo oppure che hai dei casi studio di altri clienti che hanno ottenuto risultato con le strategie che stai proponendo.

Come si fa a creare questo contenuto?

Domandati cos’è che questa persona deve credere sia vero per voler fare una transazione con te.

Sulla base di questo, strutturi il tuo piano contenuti che con la tua audience.

Quindi “valore” significa che questa persona è bloccata in questo momento, perché è scettica e non sa se sia il caso di rivolgersi a una persona come te.

Il tuo contenuto la aiuta a capire che tu sei la persona giusta, che tu sei l’esperto riferimento.

Questo contenuto è anche posizionante, cioè squalifica la competizione, invalida le tesi che gli altri players del mercato stanno cercando di portare avanti con la loro audience.

Quindi quando tu crei contenuto, valore significa questo:

Quali sono i progressive agreements in questa persona?

Quali sono le spuntine verdi che lui deve avere nel cervello quando decide di rivolgersi a me?

Il tuo contenuto deve essere ingegnerizzato strategicamente per portare avanti la relazione che hai con questo cliente e deve contenere sempre una call to action.

Infatti, se vuoi collaborare con noi e vuoi scoprire come fare a usufruire dei nostri servizi e se possiamo aiutarti, vai su ariesmedia.it e troverai la possibilità di prenotare una consulenza strategica con noi.

È una consulenza gratuita di trenta minuti in cui io analizzerò personalmente il tuo business e capiremo insieme se ha le potenzialità per avviare una strategia di crescita geometrica, per aumentare i tuoi clienti e il tuo fatturato tramite campagne pubblicitarie su internet.

Quindi, questo è il modo in cui tu crei contenuto.

Questi contenuti possono essere brevi, come video dai sei ai dodici minuti, possono essere email, possono essere articoli di blog ecc…

Se continuerai a seguirmi scoprirai anche una strategia per inondare il web, che è quella sto utilizzando anche io, chiamata content compounding.

Tieni a mente che il tuo contenuto ha l’obiettivo di facilitare la vendita.

Deve fare in modo che la persona si rivolga a te e che voglia fare business con te.

Quindi tu, prima di crearlo, devi domandarti che cosa deve credere che sia vero per voler fare business con te.

Sulla base di questo, facendo la mappa di questi progressive agreements, crei il tuo contenuto che fa avanzare la relazione che hai col cliente.

Se farai così, il tuo contenuto sarà efficace e tu genererai contatti profilati e clienti online tramite la tua presenza sui social media.

Io mi chiamo Alex Cozzolino, sono il direttore di ariesmedia.it e mi auguro che tu abbia tratto valore da questo articolo.